
No, mi sono detto, per Cagli non ci sono santi che possano tediare una ricorrenza felice. Per tutta la settimana precedente l'evento fantastichi con la memoria e cerchi di recuperare le emozioni che la festa della pipa ogni anno ti può offrire. Ma questa è stata la festa della rimpatriata, dell'incontrare vecchi e nuovi amici, rivedere anche solo facce che mancano da più di sei mesi nella tua mente.
Ormai il sabato è arrivato: senti il presidente che sta scendendo dalla nativa Bergamo in compagnia dell'onnipresente Pex, Fausto scende con la famigliola al completo... e cerchi nel frattempo di riallacciare discorsi, o almeno tenti di ricordare come si fa una gara di lentofumo...
Domenica mattina, ore 6.30: la sveglia suona implacabile e il tuo corpo, provato da sole cinque ore scarse di sonno, implora un goccio di caffè per far risvegliare i sensi intorpiditi e far riconnettere i due poveri neuroni ancora accesi. Alle otto io e un mio carissimo amico conosciuto a Roma, Simone, siamo ormai in macchina e pronti a partire. Niente traffico sul raccordo, niente di niente: si fila via, lisci come l'olio. I paesi e le città scorrono sotto i nostri occhi: Orvieto, Terni, Perugia, Gubbio. Seguendo la via Flaminia arrivi in questo piccolo mondo antico (mi si perdoni la citazione guareschiana) chiamato Cagli: giusto il tempo di andare a parcheggiare il mezzo e di precipitarsi al tavolo dell'iscrizione alla gara. Lì rivedi Annalisa e Fiorenzo, e subito dopo una sagoma losca con una camicia variopinta ti assale da dietro: è lui, il presidente, il Conte. Poi arrivano il Pex e Fausto... quante emozioni racchiuse in abbracci così calorosi. E mai parole più veritiere sono salite dal cuore: mi siete mancati, ragazzi.... Poi un salto dai soliti artigiani, da salutare dopo due anni di assenza: Corrado, il buon vecchio Frank, Amorelli, Santambrogio, il Duca... Tanti, ma ancora riconoscibili.
Il tempo vola via in chiacchiere e in men che non si dica gli stomaci cominciano a brontolare, sapendo però che nel chiostro stanno cucinando. Le gambe sono più veloci dei ragionamenti, e in men che non si dica sei già al tavolo a buttar giù polenta, formaggio e salumi vari...
Altro giro, altro caffè e l'appuntamento è al palazzo vescovile, sede della gara: solite facce (ma anche alcuni neofiti, 44 persone in gara è un numero discreto) ma la stessa atmosfera di amicizia...
Il tabacco era una cosa immonda e infumabile (era il Rattray's High Society), ma il Berghem non si scoraggia per così poco e tira fuori tutto se stesso. Il Pex cade rovinosamente, pure io non vado tanto bene, ma Fausto e il Conte tengono. Restano alla fine in tre: il Mauro Cosmo (semper lù), Zampieri e la Luciana Pincin. Se pensate che Cosmo ha spento a 1 ora e 45 e che la metà dei partecipanti ha spento prima dei 40 minuti, fate i vostri calcoli....
Il tabacco era una cosa immonda e infumabile (era il Rattray's High Society), ma il Berghem non si scoraggia per così poco e tira fuori tutto se stesso. Il Pex cade rovinosamente, pure io non vado tanto bene, ma Fausto e il Conte tengono. Restano alla fine in tre: il Mauro Cosmo (semper lù), Zampieri e la Luciana Pincin. Se pensate che Cosmo ha spento a 1 ora e 45 e che la metà dei partecipanti ha spento prima dei 40 minuti, fate i vostri calcoli....
E' arrivato il momento delle premiazioni: prima gli individuali, poi il club. Rapido calcolo mentale: primo Fenice, secondo Legio, e il terzo? Il Conte lancia uno sguardo che è tutto un discorso, e con due parole lapidarie riesce a creare l'atmosfera adatta: Siamo noi...
Infatti appena viene confermato il terzo posto della classifica a squadre, non capisco più nulla e l'entusiasmo è alle stelle. La coppa è ritirata, le foto son terminate e l'appuntamento a Cagli 2011 è già stato dato. Giusto il tempo di salutare velocemente tutti e siamo già sulla via del ritorno, con uno splendido tramonto che si staglia dietro le colline perugine, creando vivaci giochi di colori con le nuvole cariche di pioggia e le ginestre che si stagliano verso il cielo.
Giunto a casa ho giusto il tempo di accendere il computer e di segnare nuovamente la data: Cagli 2011. Questa volta non me lo perdo, in attesa di vederci tutti quanti non appena il lavoro me lo consentirà e, per chi vorrà venire, alla gara di settembre a Roma.
Mi mancate tutti, di cuore....
Angelo
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